Un callido agguato di
un destino algido ed indifferente ci ha privato della Tua presenza
terrena, ricordandoci con inconfutabile
ed indiscutibile durezza quanto fragile sia il filo del nostro percorso umano,
soggetto ad essere reciso da più flebile ed assurdo refolo di avversa sorte.
Fragilità che farebbe
di noi degli infinitesimali frammenti dispersi nel vuoto, se non fosse sorretta
dal desiderio e dalla speranza di una suprema essenza, di una entità, di un Dio,
di una fede che possano dare un senso diverso dal mero caso alla nostra umana
esperienza.
E mentre si cerca di
trovare una vana risposta ad un ineffabile e disorientante perché, tornano alla
mente i Tuoi piccoli gesti, il Tuo sorriso, la Tua capacità di una parola di
esortazione alla parte positiva della vita, uno sguardo particolare, una pudica
carezza di incoraggiamento, quasi nascosti nelle pieghe del quotidiano, ma
presenti e densi di una indicibile testimonianza di amore per la vita, oggi
poche volte manifestato e spesso sinanco dimenticato.
La Tua capacità di dare
speranza con un semplice sorriso è dote speciale, tanto rara oggi quanto
necessaria per vincere le pene di ogni giorno.
Il rammarico di tante
cose non dette o non manifestate con più profondo sentimento è vinto
dall’esempio che ci lasci, di pienezza di vita e di amore sincero.
Ora che sei riunita
alla Luce eterna, lontana dagli affanni terreni, il ricordo della Tua
testimonianza di possente semplicità dell’amore per la vita sarà custodito nei
nostri cuori, per essere bussola del nostro incerto percorso umano ed eredità
viva e luminosa da trasmettere ai nostri figli e a chi non ha potuto godere del
prezioso privilegio di averTi conosciuto personalmente.
Ciao, zia Anna.
(Francesco
Attanasio)
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