domenica 3 giugno 2018

Il "rinvio" del congresso regionale calabrese



Si è riunita oggi la commissione per il congresso regionale, organo designato dalla direzione regionale del Pd a stilare le regole del prossimo congresso regionale e guidare il partito, dopo la scadenza del mandato del segretario uscente Ernesto Magorno, avvenuta lo scorso 23 febbraio.

Nel corso dell’incontro, Giovanni Puccio – che ha presieduto la riunione su delega di Magorno – ha informato i componenti della comunicazione giunta in giornata a firma del responsabile organizzativo nazionale, Andrea Rossi, nella quale è affermato che “si prende atto della costituzione della commissione regionale per il congresso, presieduta da Ernesto Magorno in qualità di segretario uscente, e che risulta legittima nella forma e nella sostanza. Tuttavia, alla luce del rinvio dell’odg dell’assemblea nazionale del 19 maggio, non è possibile svolgere il congresso regionale in Calabria nella data prevista del 23 giugno. Ogni decisione in merito – scrive Andrea Rossi – sarà assunta solo all’esito della prossima assemblea nazionale”.

Con questa secca nota del 25.05 andante, la Commissione per il congresso regionale della Calabria ha ufficializzato la impossibilità di svolgere il congresso regionale, secondo le precise indicazioni del Responsabile organizzativo nazionale del partito, Andrea Rossi.

Lo scrivente, all’indomani della nomina della Commissione elettorale da parte del Segretario regionale uscente, aveva rivolto un sentito appello al Segretario Nazionale Maurizio Martina per la verifica della esistenza di una asserita deroga per la Calabria, concessa, a dire del Segretario Magorno, dal partito nazionale, per una immediata tenuta del congresso regionale, sostenendo, al contrario, la necessità di “una profonda ed aperta riflessione politica sulla situazione di questa nostra amata Calabria, che sembra sempre più una desolata periferia dell’impero, abbandonata a se stessa; e questo è tanto più urgente ed ineludibile, dopo la cocente sconfitta elettorale del 4 marzo, ancora più profonda, ove mai fosse immaginabile, nel nostro meridione” (https://francescoattanasiocv.blogspot.com/2018/04/lettera-aperta-al-segretario-nazionale.html).


Il (direi naturale, quasi doveroso) rinvio del congresso regionale, in linea con quanto si è deciso a livello nazionale, riconoscimento di tale necessità, non è peraltro motivo di soddisfazione personale; al contrario, dimostra quanto è ancora lunga la strada per una (ri)costituzione del PD nella nostra terra calabra, con una classe dirigente trasparente e responsabile.

Mi limito ad evidenziare soltanto un particolare, apparentemente formale e marginale, ma in realtà spia concreta della odierna situazione regionale: nel comunicato di Andrea Rossi “si prende atto della costituzione della commissione regionale per il congresso, presieduta da Ernesto Magorno in qualità di segretario uscente, e che risulta legittima nella forma e nella sostanza”; il riferimento è diretto soltanto ed esclusivamente nei confronti della costituzione della Commissione e non altro.

Nessuno venga a sostenere la legittimità del tentativo di un congresso lampo.

Francesco Attanasio
Componente Assemblea regionale PD Calabria

Nessun commento:

Posta un commento